Ars Bellica

Battaglie In Sintesi

Battaglia di Bita Paka

11 settembre 1914

Il governatore tedesco

Johann Karl Emil Eduard Haber (1 October 1866 - 14 January 1947)

Haber è nato il 1° ottobre 1866 a Mechernich, Germania. Dopo aver terminato gli studi nel 1888, Haber è stato il primo del Bergreferendar, e dal 1893 fu assessore al Oberbergamt Bonn. Dopo un viaggio, nel 1889, che lo ha portato in Messico e Perù, divenne insegnante presso l'Bergakademie di Berlino. Nel 1896 ha viaggiato per conto della Deutsche Bank in Australia e negli Stati Uniti. Nel 1901 il suo incarico ufficiale fu al governatorato di Dar es Salaam, in Africa orientale tedesca. Nel 1903, Haber, che in precedenza era stato nominato nel corso dell'anno al Consiglio direttivo, venne nominato come primo oratore della provincia e promosso al Consiglio stesso nel 1906. Nel 1907, Haber divenne docente del Consiglio presso l'Ufficio imperiale coloniale a Berlino e ricevette la sua nomina in segreto al Oberregierungsrat nel 1910. Nel 1913, Haber fu nominato vice-governatore della Nuova Guinea tedesca (DNG). e con la partenza, causa di salute del governatore Albert Hahl, il 22 gennaio 1914 Haber venne nominato governatore provvisorio di Rabaul. Haber apprese dello scoppio della prima guerra mondiale, mentre era a Morobe. Tornando a Rabaul il 14 agosto, organizzò una forza di resistenza armata di circa 50 coloni e 250 abitanti, ma fu sconfitto dalla travolgente forza australiana durante l'assedio di Toma. Dopo la resa del 17 settembre, Haber giurò la neutralità. Insieme ad altri 11 prigionieri di guerra tedeschi, è stato deportato a Sydney sul piroscafo catturato SMS Komet e venne internato il 29 ottobre in un campo a Holsworthy, Nuovo Galles del sud. Il 15 gennaio 1915, insieme con il suo segretario, fu deportato a San Francisco a bordo della SS Sonoma, da dove finalmente riuscì a tornare in Germania.

A Berlino, ha continuato il suo ruolo come governatore della Nuova Guinea tedesca ed è stato ufficialmente nominato Governatore il 14 dicembre 1917, visto che Hahl era stato dichiarato non idoneo da Wilhelm Solf, il Segretario coloniale imperiale. Sia l'imperatore Guglielmo II che Erich Ludendorff credevano che la continuazione di un Governatorato durante la guerra sarebbe stato una decisione affrettata e mal concepita, visto che ormai la colonia del Pacifico non avrebbe svolto alcun ruolo ulteriore per la Germania. Eppure, quale risultato di prestigio, ai colloqui di pace della Società delle Nazioni, Haber è stato nominato come il secondo membro della delegazione tedesca, nel maggio 1919. In seguito egli rassegnò le dimissioni a causa della disperazione della sua missione nei negoziati. Dopo aver lasciato il servizio imperiale nel 1923, assunse un posto di insegnante presso la Bergakademie di Clausthal e ricevette una cattedra onoraria nel 1924, rimanendovi fino al 1927. Tra il 1928 e il 1945, Haber ha insegnato presso l'Università di Tubinga come docente incaricato per la scienza coloniale internazionale ed il settore delle risorse. Anche se non ricevette mai un dottorato di ricerca, è stato spesso intitolato "Dott". Morì il 14 gennaio 1947 presso Tubinga. Dopo la sua morte la città lo ha celebrato con l'intitolazione di una strada.

La genesi

La Nuova Guinea Tedesca, costituita della Terra dell'Imperatore Guglielmo e del prospiciente arcipelago di Bismarck, era data da amministrare, con decreto imperiale del 17 maggio 1885, in qualità di Schittzgebiet o protettorato tedesco alla Compagnia della Nuova Guinea, la quale veniva rappresentata sul luogo da un capitano territoriale e continuava poi nell'esercizio dei poteri sovrani sulla colonia, da essa via via occupata, organizzata e sfruttata economicamente, sin verso la fine del 1898, salvo una breve parentesi transitoria di controllo diretto imperiale nel 1889-1892. Con l'accordo del 7 ottobre 1898 fra il governo e la Compagnia, questa rinunciava all'esercizio dei poteri sovrani, ricevendone in compenso 4 milioni di marchi; e col 1° aprile successivo (1899) s'instaurava sulla colonia il governo diretto dell'impero germanico, rappresentato da un governatore. La sede del governo, che era passata suceessivamente da Finschhafen (1885) a Stephansort (1891) e di lì a Friedrich-Wilhelmshafen (1892), veniva stabilita a Herbertshöhe donde col 1910 si trasferiva a Rabaul. La Nuova Guinea Tedesca non aveva che un piccolo presidio atto ad assicurare l'ordine pubblico. Perciò, a differenza di quanto avvenne nelle colonie presidiate dalle Schutztruppen (Africa orientale, Africa del sud-ovest, Kamerun) o da reparti di marina di qualche entità (Tseng-tau), quando nell'agosto 1914 scoppiò la guerra tra Inghilterra e Germania, fu difficile, per i Tedeschi, opporsi nella Nuova Guinea all'occupazione alleata.

Bita Paka era una piccola stazione radio istituita poco dopo l'inizio della guerra nella porzione Kaiserwilhelmsland della Nuova Guinea tedesca. La società tedesca South Seas Wireless Company aveva originariamente previsto la costruzione di una stazione ad alto potenziale radio in quel sito, ma questo progetto dovette cambiare con l'inizio della guerra. La stazione radio che venne eretta diventò sempre più importante per l'ammiraglio Spee e la sua flotta mentre fuggivano attraverso il Pacifico in cerca di carbone che divenne sempre più scarso col progredire della guerra. La forza militare che aveva il compito di proteggere Bita Paka era anche responsabile della protezione della vicina capitale Rabaul, Rabaul che era ben fornita del carbone di cui avevano un disperato bisogno le navi tedesche in fuga il Pacifico. Ma la Nuova Guinea tedesca era diversa dalle altre colonie tedesche, ad esempio quelle in Africa, in quanto non aveva a disposizione le Schutztruppe (forza di difesa coloniale), ma una Polizeitruppe utilizzato più per sedare ribellioni e intervenire in guerre tribali, anche se il Polizeitruppe si era dimostrata efficace nel corso del 1910, durante la rivolta Sokehs. La difesa tedesca a Bita Paka, così, era composta da circa 240 soldati della polizia (nativi) e 50 ufficiali tedeschi. Gli australiani, chiamati in causa dagli inglesi, potevano dispore di ben altre forze. L'AN e MEF (Australian Naval & Military Expeditionary Force) era meglio preparata rispetto ai loro omologhi della Polizeitruppe. Alla fine della fase di reclutamento vennero reggiunti i necessari 3.000 volontari, anche se solo una squadra di sbarco di quella forza prese parte agli scontri di Bita Paka. L'AN e MEF, inoltre, era anche supportata dall'artiglieria dalle navi della Royal Australian Navy, tra cui la HMAS Sydney, che avrebbe poi affondato la famosa SMS Emden, e due aerei da ricognizione, che però si dimostrarono privi di valore, visto che le posizioni tedesche erano coperte da una fitta giungla.

La battaglia

Gli australiani sbarcarono a Palm Island, prima di trasferirsi in territorio ostile, dove si addestrarono per una settimana. La formazione mostrò la propria supremazia sui tedeschi, metà dei quali erano indigeni non addestrati, e in cui molti dei loro soldati bianchi erano riservisti solo in parte addestrati. Dopo la formazione principale, una piccola forza di AN e MEF sbarcò a Herberthohe, a sei miglia dalla stazione radio Bita Paka, in data 11 settembre 1914. Gli australiani avanzarono verso la stazione, ma incontrarono un cecchino tedesco poco dopo lo sbarco. Il tedesco era nascosto su un albero e bersagliava facilmente il nemico verso il basso col suo Mauser quando venne avvistato senza accorgersene. Uno degli australiani con un colpo ferì il cecchino ad una mano, rendendo così impossibile per lui il tiro. Dopo essere stato catturato, e direttamente sotto l'obiettivo dei cannoni del nemico, il tedesco si avventurò allo scoperto e convinse un gruppo di suoi compagni di arrendersi con delle menzogne circa il numero dei soldati australiani. Successivamente si è scoperto che questo cecchino aveva l'innesco per un ordigno che sarebbe dovuto saltare quando fosse passato in quella zona il 12 libbre australiano.

Dopo questo episodio, a circa cinque miglia dalla stazione radio, la forza australiana incontrò una linea ben guarnita di trincee tedesche. Sotto il fuoco pesante della propria artiglieria, gli australiani ottennero la necessaria copertura nell'attesa dei rinforzi. Quando questi arrivarono, gli australiani aprirono il fuoco con il 12 libbre ed i soldati indigeni fuggirono per la paura. Gli altri tedeschi non potevano tenere la linea da soli e si raggrupparono con gli indigeni che non erano fuggiti ed un'altra forza di Polizeitruppe verso una seconda linea trincerata. Ancora una volta, gli australiani aprirono il fuoco con il loro pezzo di artiglieria, e dopo una lotta feroce catturarono sia la trincea che 40 soldati indigeni, anche se i loro nuovi prigionieri fuggirono quella notte stessa, coperti delle tenebre. La forza australiana si avvicinò poi ad una terza linea di trincee, posta direttamente di fronte alla stazione radio Bita Paka, ma si fermò per riposare. I tedeschi tentarono di approfittare di questa sosta nemica e contrattaccarono, mentre la maggior parte degli australiani stavano dormendo, iniziando un sanguinoso e inconcludente scontro a fuoco che durò per ben due ore. I tedeschi, rendendosi conto che erano irrimediabilmente in inferiorità numerica e non avevano alcuna possibilità di ottenere rifornimenti rinforzi e dunque il successo, issarono la bianca. Gli australiani, temendo una trappola, evitarono ogni contatto col nemico, fino a quando un gruppo di incursori entrò finalmente nelle trincee tedesche dove però le forze nemiche erano scomparse.

Gli australiani si volsero verso la stazione radio, ma rimasero assai delusi nello scoprire che i tedeschi avevano abbattuto la torre e distrutto gran parte del suo equipaggiamento. Considerando che gli australiani avevano previsto la cattura per uso operativo, questa azione distruttiva si è rivelata uno smacco importante per gli australiani, tanto che la stazione non è stato in grado di riavviare alcuna trasmissione per conto degli alleati fino al 1916. Nel frattempo si sparse la voce, tra i civili locali, che i tedeschi si erano ritirati a circa 19 chilometri di distanza da Toma. Da Bita Paka la forza alleata venne riportato ad Herbertshohe dal Sydney per rifornirsi, in particolare d'acqua, che aveva finito qualche ora prima. I tedeschi, ritenendo impossibile per degli uomini bianchi marciare nella giungla da Herbertshohe a Tomo in un solo giorno, procedettero con ritmo rilassato la loro ritirata consumando gran parte delle loro residue razioni. Ma contrariamente alla credenza tedesca, la forza australiana, composta da 200 elementi, tra cui molti veterani della squadra di sbarco a Bita Paka, marciarono attraverso la fitta giungla in un solo pomeriggio, portando inoltre con sè il pezzo d'artiglieria da 12 libbre! Dopo aver raggiunto Tomo, gli australiani trovarono i tedeschi e i loro alleati nativi in un bunker ricavato da un pozzo. Nonostante i migliori sforzi protratti dal 12 libbre, i tedeschi rimasero comodamente sistemati nei loro bunker, e anche se i tedeschi potevano, in quel momento, contare una forza superiore al nemico, sapevano che i rinforzi australiani non sarebbero tardati di molto, quindi si arresero.

Le conseguenze

Dopo quella che divenne nota come la battaglia di Bita Paka, la resistenza tedesca in Nuova Guinea si arrese, fatta eccezione per alcuni Tedeschi sotto il comando del capitano Detzner che si ritirarono sui monti dell'interno mantenendovisi sino alla fine della guerra. La flotta tedesca del Pacifico venne quindi costretta verso il Cile a causa sia della mancanza di protezione accordata dalla stazione radio a Bita Paka sia dall'assenza di carbone che sarebbe venuto da Rabaul. La caduta della Nuova Guinea tedesca significava la fine della resistenza su larga scala dalle potenze centrali in Asia e in Estremo Oriente. Le isole circostanti (Marshall, Caroline, Marianne) erano già state occupate dai Giapponesi l'11-12 settembre, quelle di Samoa dagli Inglesi sin dal 29 agosto.

In seguito a queste occupazioni e alla forzata rinuncia, anche formale, alla Nuova Guinea da parte della Germania nel trattato di Versailles dal 1919, la Nuova Guinea Tedesca veniva affidata il 17 dicembre 1920 come territorio sottoposto a mandato di tipo C al Commonwealth d'Australia; questo il 9 maggio 1921 (espulso l'antico elemento colonizzatore tedesco) vi instaurava la sua amministrazione definitiva, mantenendo sempre in Rabaul (nell'ex-arcipelago di Bismarck noto ora come arcipelago della Nuova Britannia) la capitale.



Tratto da:
"Australien und Ozeanien", W. Geisler, Lipsia 1930
"Australien und Ozeanien", W. Behrmann, in Handbuch der geogr. Wiss., a cura di F. Klute, Potsdam 1930
"Die Insel Neuguinea", W. Behrmann, in Sonderband der Zeitschrift der Gesell. für Erdkunde in Berlin (centenario 1828-1928)
"New Guinea", L. M. D'Albertis, Londra 1880
"Neu-Guinea", E. Fuhrmann, Hagen 1922